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Mobilità green e design: quando l’auto è bella e buona

Renault Twizy Z concept social design magazine
Mobilità green e design: quando l’auto è bella e buona è stato modificato: 2022-06-02 di Grace_creative

Coscienza ecologica e aspetto arrotondato da navicella spaziale: le auto del futuro sembrano andare in questa direzione, come etica ed estetica.

Cosa è emerso dall’ultimo Motorshow di Bologna?

La 39° edizione tenutasi lo scorso dicembre ha visto un primato della questione della mobilità sostenibile, con un focus sull’esposizione di automobili green, in particolare da parte delle case francesi (per approfondimenti consultate Chiarezza.it).

Veicoli “buoni”, quindi, perché grazie all’alimentazione con carburanti alternativi o elettrica riducono drasticamente le emissioni, a tutto vantaggio dell’ambiente. Ma non solo: l’estetica non ci perde affatto, anzi, il design di questi gioiellini eco-chic è a dir poco futuristico.

Renault, ad esempio, ha ben 4 modelli elettrici nella rosa dei propri prodotti: dalla Twizy a Kangoo, dall’utilitaria Zoe alla Fluence. Tutte e quattro le vetture presentano uno stile davvero ultra-moderno, soprattutto la prima: la minuscola due-posti, definita “quadriciclo elettrico”, non ha nulla da invidiare ai veicoli delle saghe fantascientifiche.

Le linee curve sembrano essere il must have per qualsiasi nuova vettura che voglia vestirsi di modernità: basti pensare a Citroen C-Zero, l’elettrica dalla forma ovoidale di un’altra casa francese, oppure a Nissan Leaf, più tradizionale come design, ma sempre dai profili morbidi e stondati.

Nasce persino un vero campionato di racing per le auto elettriche: si chiama Formula E e vi possono partecipare, per ora, solo pochissimi veicoli, che vengono forniti in due esemplari. Questo perché, per velocizzare i pit-stop, non vengono ricaricate o sostituite le batterie, ma cambiata proprio l’auto a metà della gara.

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Parlando di linea “spaziale” per le auto del futuro, come non pensare alle self-driving cars, di cui si è discusso anche nell’ultimo convegno di Singularity University in California: le auto che si guidano da sole sono già in circolazione come prototipi sulle strade californiane, prodotte dal colosso informatico Google.

La forma? Stranissima ma piacevole alla vista: sembra un incrocio tra un veicolo interstellare, come un piccolo shuttle o una sonda satellitare, e un’auto vintage, una specie di piccola Fiat 600 degli anni ’50.

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