Design

Healthy principles and Design

craft e industry
Healthy principles and Design è stato modificato: 2012-11-27 di Damiano Meneghetti

Arrivato alla sua sesta edizione quest’anno la Biennale Internazionale del Design di Liegi si è rinnovata profondamente sia nel nome che nella grafica, anche grazie a Giovanna Massoni, direttrice artistica dell’evento.

Obbiettivo di Reciprocity era quello di unire i concetti di “reciprocità” e di “città” andando ad unire i valori etici del design: rispetto, scambio e generosità.

Dal 5 al 28 Ottobre era possibile trovare sparse per la cittadina di Liegi mostre principali, saloni satelliti, conferenze e dibattiti. Come introduce Giovanna Massoni nel flyer ufficiale: “…questi eventi, e punti d’incontro, sono stati creati tutt’intorno la città. Ogni location è stata scelta per la sua importanza storica e culturale del patrimonio di Liegi”.

Reciprocity non voleva essere una semplice e banale esposizione, ha voluto mettere in mostra innanzitutto la città di Liegi aprendo le porte al pubblico a posti che non spesso sono aperti, e dentro a questi ha creato delle mostre inserendo oggetti di design raccogliendo un numero elevato di protagonisti locali, transnazionali (provenienti dall’area Euregio Meuse-Rhine) e internazionali (Italia e Giappone).

craft e industry

Tra le varie esposizioni la più originale è stata indubbiamente “Craft & Industries“; in questa vi erano una serie di oggetti di design risalenti agli ultimi vent’anni e in ognuno, in ordine crescente, vi era un cartello che ne indicava la percentuale di quanto l’oggetto fosse stato concepito artigianalmente / industrialmente (l’ultimo oggetto dell’esposizione era un Apple MacBook Air con un 99,8% di produzione industriale).

D Joker sala da gioco

Altra piccola mostra veramente attraente è stata “D’Joker“. Proprio per questa era stato chiesto a diversi artisti locali (Mertens Billie, Jean-Claude Loubières, Patrick Reuvis, Coralie Miessen) di creare delle opere sul concept delle carte da gioco. Questo tema è stato scelto perchè va a toccare il pubblico più ampio, senza frontiere culturali, sociali e generazionali. Il gioco delle carte, come oggetto e come pratica, porta l’arte e il design a toccare una dimensione quotidiana e di intrattenimento. Questo spazio offriva l’opportunità di socializzare, staccare dalla vita quotidiana, rilassarsi facendo una partita in compagnia, e gustandosi una buona birra belga.

Altre mostre si sono tenute nei posti più disparati: ex chiese, negozi e bar del centro e della periferia, università, ville antiche, e musei. La città intera ha sposato questa biennale; questa la forza di tale evento. Si poteva sentire che nonostante la crisi economica la popolazione belga ha abbracciato la filosofia di rispetto, scambio e generosità, ideologie che hanno saputo ricavare dal design e che, si spera, riusciranno ad utilizzare per migliorare il futuro.

Eugenia Morpungo Repair It Yourself

La vincitrice del premio Reciprocity 2012 è stata Eugenia Morpurgo con il suo progetto “Repair It Yourself“. Questo consiste in un paio di scarpe assemblabili, le quali sono dotate di un kit di riparazione; infatti, una volta lacerata la tomaia (se il problema non è troppo grosso) si possono riparare senza dover comprarne un nuovo paio, con un ago e dei rotoli di lana e cotone.

 

Memorabilia

Enrico Bosa Megaphone

You Might Also Like